02-17-2022, 09:33 AM
Mi spiegate il senso della contraddizione?
Usare macchine Deckel, TOS e dintorni, Teste D'Andrea, Wholhaupter, etc. etc. e poi prendere in considerazione l'acquisto di punte di burro, contropunte "creative" (nel senso che determinano la tornitura di pezzi di forma...casuale), e altre ciofeche del genere?
Ma secondo voi, può una contropunta rotante da 29 euro avere prestazioni anche solo lontanamente accettabili?
Se così fosse, il materiale di marca, e non di blasone ma di riconosciuta e conclamata qualità, sarebbe tutto un bluff o una fregatura. E io non credo proprio.
Certo, non facciamo produzione, i nostri attrezzi non sono soggetti all'usura determinata dalla intensità d'uso di un'officina, ma stiamo a farci le s...e mentali sui centesimi, o peggio, millesimi, e poi pretendiamo di raggiungere dei risultati decenti usando quella robaccia?
Ci sono sicuramente casi in cui si può piegare una macchina o un attrezzo made in fuffaland a certe esigenze di precisione (e la differenza, in quel caso, la fa "l'operaio"). Le uso anch'io....col mal di pancia.
Ma una punta di burro non la sistemi, e nemmeno una contropunta che ha la sede del cuscinetto fatta con la sega a tazza, e il centro di rotazione non coassiale all'attacco conico.
Una Rhom, e se ne trovano di usate in ottime condizioni a prezzi accessibili, o una contropunta made in Italy, non costano una follia, considerati tutti i soldi che ci sputtaniamo in altre mille cagatine.
Le punte serie, durano una vita. Le affili, le riaffili, gli cambi il profilo, e non fanno una piega fino a quando non diventano mozziconi di sigaretta.
Ho dei giraviti e dei set di chiavi di "certe" marche che hanno 40 e più anni e sono perfetti. Certo, i giraviti non li uso come scalpelli, ma quando mi sono fatto tentare dalla roba da supermercato, ho quasi sempre dovuto appesantire il bidone dei rottami.
Usare macchine Deckel, TOS e dintorni, Teste D'Andrea, Wholhaupter, etc. etc. e poi prendere in considerazione l'acquisto di punte di burro, contropunte "creative" (nel senso che determinano la tornitura di pezzi di forma...casuale), e altre ciofeche del genere?
Ma secondo voi, può una contropunta rotante da 29 euro avere prestazioni anche solo lontanamente accettabili?
Se così fosse, il materiale di marca, e non di blasone ma di riconosciuta e conclamata qualità, sarebbe tutto un bluff o una fregatura. E io non credo proprio.
Certo, non facciamo produzione, i nostri attrezzi non sono soggetti all'usura determinata dalla intensità d'uso di un'officina, ma stiamo a farci le s...e mentali sui centesimi, o peggio, millesimi, e poi pretendiamo di raggiungere dei risultati decenti usando quella robaccia?
Ci sono sicuramente casi in cui si può piegare una macchina o un attrezzo made in fuffaland a certe esigenze di precisione (e la differenza, in quel caso, la fa "l'operaio"). Le uso anch'io....col mal di pancia.
Ma una punta di burro non la sistemi, e nemmeno una contropunta che ha la sede del cuscinetto fatta con la sega a tazza, e il centro di rotazione non coassiale all'attacco conico.
Una Rhom, e se ne trovano di usate in ottime condizioni a prezzi accessibili, o una contropunta made in Italy, non costano una follia, considerati tutti i soldi che ci sputtaniamo in altre mille cagatine.
Le punte serie, durano una vita. Le affili, le riaffili, gli cambi il profilo, e non fanno una piega fino a quando non diventano mozziconi di sigaretta.
Ho dei giraviti e dei set di chiavi di "certe" marche che hanno 40 e più anni e sono perfetti. Certo, i giraviti non li uso come scalpelli, ma quando mi sono fatto tentare dalla roba da supermercato, ho quasi sempre dovuto appesantire il bidone dei rottami.